Il nostro rosso fermo immaginato da Edo Ferrera

Edo Ferrera, Executive & Consulting Chef, scrive: “l’ho immaginato come un enoico frame anagrammatico che sospendesse il tempo e ne azzerasse in forma concettuale un qualcosa che per i più non esiste. Scorbutico ed al contempo ancestrale, naturalmente arrogante nel vestirsi, irriverente e osservante, unico di un suolo fatto di uve addomesticate.
Beva stridente che riecheggia suoni e versi ai piedi di un Appennino in via di estinzione, che ne resiste e sorveglia gli avamposti.
Partigiano enoico fatto di identità che ne traspone ad un’unica soluzione etilica… Lambro di ragione reggiana…
Fuori moda per scelta”

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